Abbattere la stratificazione termica per valorizzare il risparmio energetico delle serre
Ogni investimento aziendale richiede una giustificazione economica solida, basata su dati oggettivi e verificabili.
Quando si parla di efficienza energetica nelle serre, la domanda è legittima: quanto risparmierò realmente sulla bolletta energetica?
La risposta deve fondarsi su metodologie di misurazione precise che quantifichino i benefici conseguiti.
La destratificazione dell’aria nelle serre produce risparmi energetici significativi, ma questi vantaggi devono essere resi visibili attraverso sistemi di monitoraggio che tracciano i consumi prima e dopo l’implementazione.
Strumentazione Digitale: la base del monitoraggio
Il primo passo per monitorare i risparmi energetici consiste nell’installazione di misuratori elettrici smart che registrino con precisione i consumi della serra. Questi dispositivi, collocati a monte degli impianti di climatizzazione, rilevano parametri cruciali come energia attiva, potenza istantanea, fattore di potenza e picchi di assorbimento.
I misuratori trifase di ultima generazione comunicano i dati attraverso protocolli wireless, eliminando la necessità di cablaggio aggiuntivo. La trasmissione dei dati avviene in tempo reale verso piattaforme cloud, dove algoritmi di analisi elaborano le informazioni e generano report automatici. Questa architettura tecnologica trasforma il monitoraggio da attività manuale a sistema di controllo continuo.
L’integrazione con sensori di temperatura distribuiti nell’ambiente permette di correlare i consumi energetici con le condizioni termiche effettive.
Case Study: Istituto Sperimentale di Orticoltura
La validazione scientifica dell’efficacia della destratificazione proviene dall’Istituto Sperimentale di Orticoltura di Lodi, che nell’ambito delle ricerche sulle colture protette ha testato sistematicamente l’applicazione dei miscelatori d’aria Eliturbo in due serre dedicate alla coltivazione di specie ornamentali.
Il protocollo di ricerca ha previsto l’installazione di strumentazione di misura per monitorare i parametri ambientali prima e dopo l’implementazione del sistema di destratificazione. I risultati documentati hanno evidenziato molteplici effetti positivi in termini di risparmio energetico e miglioramento delle condizioni ambientali.
La stratificazione dell’aria nelle strutture dell’Istituto causava differenze termiche di circa 5-6°C tra il piano di coltivazione e il tetto della serra. Questo gradiente termico significativo comportava sprechi energetici consistenti, con il calore che si concentrava inutilmente nella parte alta della struttura.
L’installazione di Eliturbo ha inibito completamente questo fenomeno, uniformando la temperatura verticale e rendendo disponibile per le colture tutto il calore prodotto.
L’eliminazione della formazione di umidità stagnante in prossimità delle piante ha ridotto drasticamente l’incidenza di patologie fungine e ha migliorato le condizioni fisiologiche delle colture. La traspirazione delle piante avviene in modo più efficiente quando l’umidità dell’aria è in movimento, favorendo gli scambi gassosi e l’assorbimento dei nutrienti.
La prevenzione della condensa sulle pareti delle serre rappresenta un ulteriore beneficio documentato dalla ricerca. La condensa, oltre a ridurre la trasmissione luminosa, costituisce un ambiente favorevole allo sviluppo di alghe e patogeni sulla superficie di copertura. La sua eliminazione migliora l’igiene generale della struttura e riduce la necessità di interventi di pulizia straordinaria.
Il miglioramento generale delle condizioni ambientali all’interno delle serre ha permesso di ottimizzare i protocolli colturali, riducendo gli input chimici per il controllo delle malattie e migliorando la qualità complessiva delle produzioni sperimentali. La validazione scientifica condotta dall’Istituto conferma che la destratificazione non è solo una tecnologia efficace dal punto di vista energetico, ma rappresenta uno strumento agronomico fondamentale per l’agricoltura protetta moderna.
L’installazione di Eliturbo ha uniformato la temperatura verticale e rendendo disponibile per le colture tutto il calore prodotto.
Energy Management System: Intelligenza Operativa
I software EMS (Energy Management System) rappresentano l’evoluzione del semplice monitoraggio verso la gestione attiva dell’energia. Queste piattaforme aggregano i dati provenienti da tutti i dispositivi di campo, li elaborano attraverso algoritmi di machine learning e forniscono indicazioni operative per ottimizzare le prestazioni.
Un EMS moderno visualizza i consumi in dashboard intuitive, permettendo di confrontare periodi diversi e identificare anomalie. Se durante un determinato giorno i consumi risultano superiori alla media senza una corrispondente variazione delle condizioni esterne, il sistema genera un alert che sollecita una verifica degli impianti.
La funzionalità di benchmarking energetico consente di comparare le prestazioni della propria serra con standard di settore o con altre strutture aziendali. Questo confronto evidenzia il posizionamento in termini di efficienza e stimola il miglioramento continuo. Le aziende che implementano EMS documentano mediamente una riduzione ulteriore dei consumi del 10-15%.
L’integrazione di Eliturbo I-Tronic con il sistema di controllo EMS crea un circuito di regolazione intelligente. Le informazioni sui consumi energetici retroagiscono sulla velocità di destratificazione, modulando l’intensità dell’intervento in base ai risultati conseguiti.
Le aziende che implementano EMS documentano mediamente una riduzione ulteriore dei consumi del 10-15%.
KPI Energetici
La definizione di indicatori chiave di prestazione (KPI) energetici costituisce la base per valutare quantitativamente l’efficacia della destratificazione.
Il primo indicatore fondamentale è l’energia specifica per unità di superficie, espressa in kWh/m² e calcolata su base mensile o stagionale. Il confronto tra questo valore prima e dopo l’implementazione fornisce una misura diretta del risparmio.
Un secondo KPI significativo è il coefficiente di prestazione energetica stagionale (SEER o SCOP), che rapporta l’energia termica resa agli ambienti con l’energia elettrica assorbita. La destratificazione migliora questo coefficiente riducendo il fabbisogno di energia termica a parità di comfort percepito.
Il tempo di raggiungimento della temperatura target rappresenta un KPI operativo importante. Prima della destratificazione, gli impianti di riscaldamento impiegano più tempo per portare la serra alle condizioni desiderate. Con la destratificazione attiva, il tempo necessario si riduce significativamente, con conseguente diminuzione dell’energia consumata.
Le ore di funzionamento degli impianti termici costituiscono un ulteriore indicatore da monitorare. Se i generatori di calore operano meno ore per mantenere le stesse condizioni ambientali, il risparmio energetico risulta evidente. I sistemi di monitoraggio registrano automaticamente questi dati.
ROI e Payback: L’Analisi Finanziaria
Il ritorno economico dell’investimento in destratificazione viene valutato attraverso analisi finanziarie standard che considerano costi iniziali, risparmi annuali, incentivi fiscali e vita utile dell’impianto.
I risparmi energetici annuali documentati dalle installazioni Eliturbo variano tra il 30% e il 40% dei costi di riscaldamento, corrispondenti a cifre nell’ordine dei 3.000-12.000 euro per serre tra i 500 e i 2.000 metri quadrati. Considerando questi valori e applicando le detrazioni fiscali del Bonus Ristrutturazioni (50%) o i contributi del Conto Termico (fino al 65%), il payback period risulta compreso tra 1 e 3 anni.
Oltre i risparmi energetici diretti, l’analisi economica deve considerare i benefici indiretti legati al miglioramento della qualità delle colture. L’uniformità del microclima riduce gli scarti produttivi e aumenta la percentuale di prodotto commerciabile. Studi su serre orticole indicano incrementi di resa fino al 30%. Questi guadagni produttivi accelerano il ritorno dell’investimento.
La riduzione dei costi di manutenzione rappresenta un’ulteriore voce di risparmio. Le condense ridotte significano minori danni alle strutture e agli impianti elettrici. Anche la minore incidenza di patologie fungine si traduce in risparmi sui trattamenti fitosanitari.
L’uniformità del microclima riduce gli scarti produttivi e aumenta la percentuale di prodotto commerciabile. Studi su serre orticole indicano incrementi di resa fino al 30%. Questi guadagni produttivi accelerano il ritorno dell’investimento.
Certificazioni e Standard: Garanzia di Qualità
Il rispetto di standard tecnici riconosciuti internazionalmente conferisce autorevolezza ai risultati del monitoraggio energetico. La norma ISO 50001 definisce i requisiti per un sistema di gestione dell’energia certificabile, fornendo un framework metodologico per il miglioramento continuo.
Le linee guida IPMVP (International Performance Measurement and Verification Protocol) stabiliscono le procedure corrette per misurare e verificare i risparmi energetici. L’adozione di questo protocollo garantisce che i risparmi dichiarati siano calcolati con metodologie rigorose, aumentando la credibilità dei risultati.
La certificazione energetica degli edifici agricoli, pur non essendo sempre obbligatoria, rappresenta uno strumento volontario che documenta l’abbattimento dei consumi, costituendo un asset che accresce il valore patrimoniale dell’azienda.
Reporting ESG: Valore della Sostenibilità
I criteri ESG (Environmental, Social, Governance) stanno diventando determinanti per l’accesso ai mercati. Il monitoraggio accurato dei consumi energetici fornisce la base dati necessaria per compilare report di sostenibilità credibili e verificabili.
La dimensione ambientale beneficia direttamente dei dati di risparmio energetico, che si traducono in riduzione delle emissioni di CO₂. Calcolare l’impronta carbonica evitata grazie alla destratificazione permette di quantificare il contributo aziendale agli obiettivi climatici globali.
La dimensione sociale viene arricchita documentando il miglioramento delle condizioni di lavoro derivante dall’uniformità termica degli ambienti. Temperature più confortevoli riducono lo stress termico degli operatori, migliorando il benessere lavorativo.
La dimensione di governance si rafforza attraverso l’adozione di sistemi di gestione strutturati e certificabili, che dimostrano la capacità dell’azienda di perseguire obiettivi strategici di lungo periodo con metodologie rigorose.




